Con la crescita esponenziale del commercio online, oggi uno dei primari canali di vendita a livello internazionale, poter disporre di uno shop virtuale diviene di fondamentale importanza. Si tratti di una grande realtà imprenditoriale o di un privato che desidera raggiungere dei guadagni extra, la possibilità di affacciarsi al grande bacino di acquirenti online diventa irrinunciabile. Per farlo, però, è necessario evitare alcuni errori fatali che potrebbero compromettere la transazione, facendo fuggire l'utente sui lidi dei propri competitor. Quali sono gli sbagli più rilevanti in fatto di e-Commerce e, soprattutto, come porvi rimedio?
Costi di spedizione
L'errore più diffuso nell'e-commerce, nonché quello più fastidioso per l'utente, è non esplicitare chiaramente i costi di spedizione prima ancora di cominciare la procedura d'acquisto. Spesso e volentieri l'utente si trova a sfogliare una vetrina virtuale notando unicamente il prezzo dei prodotti scelti, ritrovandosi a sorpresa il rincaro di spedizione solamente giunto al carrello, durante la fase di pagamento.
Questo comportamento riduce sensibilmente la fiducia del consumatore, il quale sarà portato a non ripetere una seconda volta l'esperienza d'acquisto. È quindi necessario specificare chiaramente i costi di spedizione sin dalla homepage o, in alternativa, aggiungerli in modo evidente al prezzo del singolo prodotto.
Immagini scadenti
Non si può pensare di conquistare un cliente senza presentare in modo eccellente i prodotti. Eppure molti shop online riportano immagini di scarsissima risoluzione per gli oggetti in vendita, addirittura capita anche di trovare scatti generici delle categoria merceologica anziché il prodotto descritto. L'utente vuole ovviamente vedere da vicino l'oggetto che andrà ad acquistare, quindi è importante possa trovare sul sito tutte le informazioni di cui ha bisogno.
Innanzitutto, devo essere presenti sia immagini da catalogo - ad esempio quelle del prodotto su sfondo bianco - che scatti di uso quotidiano, affinché venga aumentato il senso di fiducia. È più facile, infatti, che l'utente si identifichi con dei modelli che usano o indossano il prodotto anziché con delle fredde fotografie. Ancora, devono essere presenti degli strumenti di zoom affinché il consumatore possa analizzarne i dettagli e, ancora, la qualità dello scatto dovrà essere la più elevata possibile.
Checkout caotico
Non sempre i siti di e-Commerce offrono un'esperienza d'acquisto senza intoppi, soprattutto in fase di chekout dell'ordine, ovvero del relativo pagamento. A volte risulta difficile trovare il carrello, altre i campi da compilare non sono indicati in modo sufficientemente chiaro, altre volte ancora manca un sistema di registrazione che permetta di salvare i propri dati per gli acquisti successivi.
L'ideale è sempre posizionare l'icona del carrello in alto a destra nelle pagine del sito, ovvero dove l'utente si aspetta di trovarla, nonché di elaborare una procedura di pagamento a step successivi. Una sorta di wizard, che permetta al cliente di non perdersi partendo dai dati anagrafici e l'indirizzo, proseguendo per la scelta del metodo di pagamento e l'inserimento dei relativi codici, il riepilogo dell'ordine e la sua conferma.
Molto gradita, inoltre, è un'area note dove il consumatore possa lasciare informazioni utili per la consegna, quali ad esempio il campanello da suonare oppure l'inoltro del pacco in portineria.
Assenza di supporto
È inevitabile: si tratti di una grande azienda, oppure di un piccolo commerciante, l'utente prima o poi si imbatterà in qualche problema e chiederà aiuto. È quindi fondamentale fornire un sistema di supporto il più possibilmente esteso - soprattutto a livello temporale, poiché gli acquisti avvengono ben oltre agli orari di ufficio - fornendo tutte le informazioni di cui il cliente potrebbe aver bisogno: disponibilità degli articoli in vendita, difficoltà di pagamento, indirizzi di consegna, resi e molto altro ancora.
Naturalmente, è bene predisporre una pagina contenente le domande più frequenti, affinché l'utente possa provvedere in autonomia nella risoluzione delle questioni più semplici, spesso frutto dell'inesperienza oppure della distrazione.