In passato abbiamo parlato spesso della scarsa presenza femminile all'interno dell'industria tech. Si tratta di un problema sociale profondo, che da decenni viene denunciato anche dalla stampa generalista.
Recenti studidel National Center for Women & Information Technology hanno rilevato che la gender diversity porta vari benefici nel settore dell’industria informatica. Dunque in questi anni diverse compagnie hanno iniziato ad assumere sempre più donne nei loro organici e nei ruoli più disparati.
Tuttavia questo trend positivo da solo non può risolvere il problema della sottorappresentazione femminile. Gli sforzi dell'industria tech non bastano, è necessario infatti che la società nel suo insieme cambi atteggiamento nei confronti delle donne.
A tal proposito oggi vogliamo portarvi l'esperienza di Quynh To Tuan, full stack developer per Tillhub, che è stata recentemente intervistata dalla redazione del portale Jaxenter.
Quynh To Tuan ha iniziato a studiare programmazione da autodidatta, in precedenza si occupava di digital advertising e dovendo spiegare ai clienti come funzionava la pubblicità online si è presto appassionata al mondo dello sviluppo software. La sviluppatrice afferma che il supporto dei suoi genitori è stato determinate quando ha scelto di cambiare ambito lavorativo.
Quynh To Tuan ha una visione molto chiara del problema della sottorappresentazione femminile nel settore tech:
Penso che dipenda tutto dall'attuale status quo. I lavori dell'ambito informatico sono tutti dominati dagli uomini, ecco perché nell'immaginario collettivo si tende a pensare al mondo tech come qualcosa di esclusivo appannaggio maschile.
Dunque di riflesso le ragazze [quando devono scegliere il loro percorso di studi] non considerano nemmeno questo tipo di carriera. È quindi necessario che sempre più donne entrino in questo settore, cosi che possano mutare i modelli sociali di riferimento.
Per Quynh To Tuan è dunque necessario che si vengano a creare dei nuovi modelli del ruolo femminile all'interno della società. Cosi facendo sempre più ragazze saranno spinte a desiderare un lavoro legato al mondo della tecnologia.
La sviluppatrice insiste molto su questo punto e prosegue:
Per una donna può essere molto scoraggiante andare ad un colloquio o presentarsi in un ufficio composto solo da uomini. Questo perché nella società è ancora forte lo stereotipo che associa i lavori tech con la figura maschile. In buona sostanza se c'è poca presenza femminile all'interno delle aziende IT questo preconcetto sociale non potrà mai sparire.
Per Quynh To Tuan i settori STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics) potrebbe beneficiare enormemente della maggiore presenza femminile:
Un bacino più ampio e maggiormente diversificato di candidati per i lavori tech rappresenterebbe un enorme vantaggio per le aziende del settore. Questo perché avere più candidati significa avere anche maggiori chance di trovare la persona meglio qualificata per un determinato ruolo. Un contesto in cui le donne sono maggiormente presenti nei settori STEM consentirebbe un aumento della produttività generale delle compagnie.
Via Jaxenter