IETF (Internet Engineering Task Force) e IANA (Internet Assigned Numbers Authority) hanno accettato la proposta di riconoscere i nomi a dominio .onion come TLD (Top Lever Domain) a tutti gli effetti, fatto che dovrebbe garantire maggiore privacy agli utenti e nuovi strumenti ad amministratori di sistema, attivisti e protagonisti a vario titolo dell’underground telematico mondiale.
I domini .onion caratterizzano i “nodi” (servizi e siti Web) della rete TOR (The Onion Router), una “darknet” invisibile alla Internet pubblica pensata per preservare l’anonimato degli utenti e raggiungibile solo attraverso l’apposito software di accesso Open Source.
Con la decisione delle autorità di Internet, i TLD .onion sono ora entrati a far parte della ristretta lista di domini speciali che già include ".local", ".localhost", ".text", ".example" e gli indirizzi dello storico network americano precursore di Internet (".arpa").
Ora che i domini di primo livello .onion sono stati ufficialmente riconosciuti da IETF e IANA, le richieste di risoluzione dei TLD non dovrà passare più per i sistemi DNS pubblici e gli utenti di TOR saranno ancora più anonimi; per gli operatori dei nodi della darknet, invece, si aprono le porte alla richiesta di certificati SSL “legali” per le comunicazioni protette dalla crittografia.
Via | IANA