Docker, la tecnologia di virtualizzazione minimale sotto forma di container che si è guadagnata lo status di standard industriale in tempi estremamente rapidi, ha raggiunto la release 1.9 fornendo risposte concrete ad alcuni dei problemi più macroscopici che affliggono il progetto.
Docker 1.9 include prima di tutto un nuovo modello di networking virtualizzato, un sistema “multi-host” che trae vantaggio dalla soluzione esterna proposta da una società chiama SocketPlane e facilita la gestione delle connessioni di rete tra container.
Precedentemente disponibile solo in forma di funzionalità sperimentale, il modello di networking multi-host permette in sostanza di definire una o più reti virtuali da “collegare” ai container, permettendo a questi ultimi e alle applicazioni presenti al loro interno (o anche a singole parti di una applicazione) di comunicare tra di loro.
Il nuovo sottositema di rete può essere inoltre esteso tramite l’utilizzo di plug-in di terze parti, una caratteristica che in Docker 1.9 riguarda anche i volumi di storage. La nuova release permette infatti di implementare volumi su un qualsiasi sistema di archiviazione di terze parti (EMC, OpenStack o altri) tramite l’installazione del modulo aggiuntivo (un plug-in, appunto) corrispondente.
Via | Docker