Quando si pensa ad un progetto online, spesso si cerca a tutti i costi l'originalità . Distinguersi significa dotarsi di un'identità propria per fissare nell'immaginario dell'utenza quello che si è, si fa, si rappresenta. Non sempre, però, potrebbe essere una scelta giusta.
Il ragionamento parte da un post di Simone Carletti, il quale nota come Live Search si proponga con una grafica molto simile a quella di Google. Simone stuzzica: "i designer erano a corto di idee?". Secondo me no, anzi: la scelta è stata estremamente razionale.
Per chi è abituato a decine di ricerche al giorno compiute da mesi e mesi sempre sulla stessa interfaccia, cambiare potrebbe essere cosa fastidiosa. L'inerzia non è da sottovalutare: non vogliamo perdere tempo ad interpretare una pagina, vogliamo solo arrivare al risultato. Se siamo abituati a Google, rimarremo su Google finché nulla ci farà cambiare idea. E se per caso proviamo a fare una ricerca con Yahoo e ci troviamo in qualche modo infastiditi da un modo diverso di organizzare la pagina, ben presto torneremo a Google abbandonando l'esperimento. Brutte cose fa la pigrizia.
Microsoft, dunque, potrebbe aver scelto di copiare Google perché:
- offre agli utenti di passaggio una interfaccia simile, dunque chiunque la usa dopo 2 nanosecondi: ne consegue la possibilità di fare affezionare qualcuno al servizio spostando così la sfida sulla bontà del sistema di restituzione dei risultati;
- Google si trova un rivale che, almeno nella forma, è del tutto uguale. Possibilità 1: non reagire, lasciarsi copiare, offrendo però al rivale la possibilità di avvicinare l'utenza con una interfaccia simile; possibilità 2: cambiare grafica, allontanandosi però dal modello scelto ed assumendosi qualche rischio.
In questo caso, dunque, Live.com potrebbe aver scelto di copiare perchè il distinguersi darebbe meno vantaggi che non il confondersi. Ma questa, ovviamente, è solo una teoria.