La definizione di "Deep Web" ricorda un po' certi film di serie B ma esprime pienamente il concetto: c'è una parte (più o meno grande) della Rete che non è indicizzata e quindi risulta di fatto inaccessibile.
L'articolo del Sole 24 ore dedicato all'argomento segnala che attualmente i motori di ricerca hanno "esaminato" solo l'1% dei dati online (fonte: Brightt), una porzione davvero minima.
E il rimanente 99%? Ignoto appunto: sono pagine simili a quelle che clicchiamo ogni giorno ma non sono segnalate né da Google né dai suoi colleghi. Un paradosso che ha il suo fascino e che i nuovi crawler cercheranno di "violare", tentando di andare sempre di più in profondità .
Ma se "la mappa non è il territorio", e questo vale anche per il Web, tali sforzi possono risultare eccessivi o poco utili: nella quantità di informazioni ospitate in Rete, trovo molto più significativo lavorare su strumenti che ci aiutino a selezionare su criteri qualitativi piuttosto che ad aumentare le dimensioni quantitative.
Sono molto più interessato a trovare la miglior risposta per la mia domanda piuttosto che un elenco (infinito) di risposte: voi che ne pensate?