Il progetto Debian ha rilasciato, senza ritardi o imprevisti, la nuova versione del "sistema operativo libero e universale": Debian 7.0, nome in codice Wheezy. Il ciclo di sviluppo di questa nuova versione di una delle distribuzioni fondamentali del panorama open source è durato stavolta 27 mesi, il secondo più lungo di sempre.
Come al solito Debian include gran parte dei progressi compiuti dalla comunità FOSS durante quest´arco di tempo, sottoposti ad un rigoroso testing e controllo di qualità. Le novità cominciano a partire dall´installer completamente ridisegnato, ora in grado di supportare sistemi UEFI (ma non Secure Boot, nativamente).
Una volta installata, oltre all´avanzamento delle versioni di oltre 35000 pacchetti appartenenti a quasi 18000 progetti differenti, Debian 7.0 sfoggia per la prima volta il supporto multi-architettura che le permette di installare contemporaneamente pacchetti relativi ad architetture diverse, una funzionalità fondamentale in ambito desktop dove spesso sono necessarie librerie a 32 bit sui sempre più comuni processori x86_64.
La versione di GNOME inclusa in Debian è stata aggiornata alla 3.4 (la versione attuale è la 3.8), marcando quindi l´ingresso del nuovo GNOME 3 in una stable. A dare vita a Debian 7.0 c´è Linux 3.2, un kernel della serie LTS mantenuta da Greg Kroah-Hartman.
Trovate le immagini CD/DVD di Debian 7.0 a questo indirizzo, oltre a quelle che rendono possibile l´installazione via rete. Per informazioni su come aggiornare a partire da Debian 6.0 "Squeeze" e l´elenco ultra-dettagliato di tutte le novità presenti in Wheezy, sono disponibile le note di rilascio per ogni architettura, già tradotte in italiano.
Lo sviluppo di Debian non si ferma mai: sono già stati riaperti i repository testing e unstable (il primissimo upload già superava i 5GB) che ospiteranno quella che diventerà Debian 8.0 "Jessie". Tra circa un mese verrà rilasciata la prima release di manutenzione, Debian 7.0.1.