Dear Esther è stato uno degli indie game più attesi di quest´anno. Sviluppato da TheChineseRoom sulla base dell´arcinoto Source Engine di Valve, è stato rilasciato il 24 febbraio dopo anni di sviluppo e ha subito riscosso decine di recensioni entusiaste.
Dear Esther rientra nella categoria degli adventure game ma gli sviluppatori del titolo hanno voluto portare all´estremo il genere: il gameplay e l´interazione con il mondo sono ridotti al minimo e il giocatore dovrà lasciarsi trasportare dall´esplorazione dell´ambientazione suggestiva, dalla storia e dal misterioso racconto del diario di un esploratore morto.
La notiza che però ci interessa è l´annuncio del porting di Dear Esther su Linux lanciato su Twitter da Dan Pinchbeck e riportato da numerosi siti web. L´annuncio non è importante solo perché un gioco tanto chiacchierato sbarca su Linux, ma perché tale gioco si basa sul Source Engine.
Far girare su Linux il Source Engine, motore alla base di titoli come Team Fortress, Half-Life e Portal, potrebbe segnare un importante passo avanti per il mercato videoludico del pinguino e forse stimolare Valve a rilasciare quello che molti attendono con trepidazione: un client Steam nativo per Linux.
Attualmente non è ancora ben chiara la tecnica che permetterà tutto ciò, se sarà solo un integrazione del Source Engine con le API di Wine oppure se ci sarà un lavoro più in profondità. Per ora non ci resta che aspettare. Data prevista? Forse quest´estate.