La maggior parte dei database su cui si è normalmente abituati ad operare è implementata in un linguaggio nativo ed espone le funzionalità al linguaggio che utilizziamo attraverso delle API che si interfacciano al server o alla libreria di accesso ai dati.
In Python c'è qualcuno che ha ben pensato di addentrarsi nello sviluppo di un database engine utilizzando il linguaggio stesso, per ottimizzarne la portabilità e studiarne le potenzialità . I risultati sono discreti (anche se poco performanti) e molto interessanti da studiare. Due si distinguono tra gli altri: gadfly e buzhug e possono essere ottime soluzioni in quelle situazioni in cui le performance non sono un requisito fondamentale rispetto alla semplicità di utilizzo e la rapidità di sviluppo.