La CNN ha puntato i riflettori su una ricerca del governo della Gran Bretagna sui benefici per l´ambiente derivanti dall´utilizzo di Linux al posto di Windows.
Il vantaggio che viene dal pinguino non deriva da risparmi energetici del computer in sé, ma dalla possibilità di utilizzare hardware non recentissimo (personalmente uso con soddisfazione un 700 Mhz con tanto di Compiz).
La ricerca ha rivelato che gli utenti del made in Redmond tendono a cambiare computer due volte più spesso degli utenti del sistema opensource (3-4 anni contro 6-8 anni), generando quindi una quantità doppia di rifiuti tecnologici.
Ovviamente non è solo la natura a giovare del risparmio, ma anche le tasche degli utenti che non sono costretti a rincorrere gli ultimi hardware per soddisfare i requisiti di un sistema sempre affamato di RAM e CPU.
Benché la ricerca risalga al 2004 non ci sono ragioni per cui la situazione possa essere cambiata nel frattempo. Anzi: sono sotto gli occhi di tutti gli sprechi di risorse dell´ultimo nato in casa Microsoft.
Mia personale curiosità: quant´è vecchio il vostro computer? Quale sistema operativo usate?