Sembra che la mancanza di autenticazione e cifratura proprie dello stack degli attuali protocolli TCP/IP (per ottenere tunnel cifrati al fine di trasmettere i dati, infatti, questi stessi tunnel devono esser messi in piedi, a tutt´oggi, a livello applicativo) spinga Big G nella sperimentazione di un´alternativa al TCP, da inserire (udite udite) nel suo browser Chrome.
Ebbene, il protocollo in questione prende il nome di CurveCP.
CurveCP utilizza algoritmi di crittografia ellittica (per la prima volta menzionata da Neal Koblitz e Victor Miller nel 1985 e basata sulla matematica delle curve ellittiche) in luogo degli algoritmi classici della crittografia (anch´essa a chiavi pubblica e privata) dell´RSA, il quale deve la sua inviolabilità alla complessità matematica circa la (de)fattorizzazione di grandi numeri primi.
Sembra che i pacchetti scambiati attraverso questo nuovo protocollo viaggino incapsulati nel già esistente UDP (il fratello povero del TCP) e quindi non sia richiesta alcuna minima modifica al sistema operativo. Dacché lo stack TCP/IP rimane ormai inamovibile (si veda la difficoltà di aggiornare il protocollo IP all´IPv6), questo era chiaramente l´unico metodo possibile, oltre chiaramente al bypassare lo stack in toto da parte di Chrome.
Sembra che la crittografia (a chiave pubblica) ellittica sia più veloce che quella "classica". A parte questo, ogni dubbio sulla riuscita a livello planetario dell´esperimento è d´obbligo, non credete?