Uno degli errori più comuni che si commettono quando ci si appresta a creare un nuovo template per un sito è quello di scrivere il codice senza avere una chiara idea di quali saranno le caratteristiche finali del nostro lavoro. Ho appena finito di leggere PHP Design Patterns della Wrox, in cui molta enfasi viene giustamente posta sulla fase di progettazione del lavoro. Fare le giuste domande al cliente è il modo ottimale per evitare di dover apportare modifiche all'ultimo momento riscrivendo tutto.
Un altro aspetto chiave è la riusabilità del codice e l'uso di pattern che ci semplifichino il lavoro. Un esempio di tali pattern CSS sono le regole di stile necessarie ad ottenere un reset globale degli elementi della pagina. Anche se i CSS non sono un linguaggio di programmazione come PHP, nondimeno rispondono ad alcuni requisiti comuni, quali il fatto di dover riutilizzare spesso porzioni di codice già utilizzate in altri lavori. Per esempio, realizzare un layout a due colonne con header e footer implica l'uso di un pattern per la realizzazione dell'header, uno per la creazione delle colonne ed uno per il posizionamento del footer sotto di esse.
Se analizziamo le regole di stile richieste per ottenere questa presentazione, potremmo notare che esistono varie similarità tra le scelte disponibili in vari progetti. Persino le classi CSS presentano in alcuni casi l'uso di pattern riconosciuti (come per esempio la classe .alignleft
per le immagini in WordPress). Concludendo, si può affermare che l'uso di pattern non solo semplifica la scrittura del codice, ma anche la flessibilità ed adattabilità di quest'ultimo.