Nei precedenti articoli dedicati al Raspberry Pi abbiamo visto come l´enorme versatilità di questa board ARM ne abbia decretato il successo planetario. Con 50 euro è possibile avere a casa un sistema altamente personalizzabile, pienamente supportato dalle distribuzioni Linux e da un grande comunità di sviluppatori di terze parti. Il post di oggi sarà dedicato alla realizzazione di un piccolo box per il retrogaming.
Nei repository delle distribuzioni è possibile trovare decine di emulatori per quasi ogni piattaforma di gaming uscita in commercio. Il Raspberry Pi dispone di driver video ben realizzati e permette di godere di una buona esperienza videoludica con i vari titoli storici. Anche se la board soffre un po´ con i giochi più pesanti, come ad esempio quelli per Playstation.
È possibile giocare con una tastiera ma esistono anche diversi programmi che permettono la configurazione di un controller USB. Uno dei progetti più interessanti è RetroPie che offre un file ISO con una vasta scelta di emulatori preinstallati.
Una volta montato il sistema su una scheda MicroSD/SD basterà solo settare i tasti del controller e il sistema sarà pronto. RetroPie supporta anche SAMBA in modo da poter reperire le Rom dei giochi collocate su un disco condiviso nella rete locale, cosi da non dover inserire a mano ogni volta le Rom che si vuole provare.
Il tutto è realizzabile con una facilità estrema e chi non ha mai provato a cimentarsi in un progetto simile troverà decine di guide e video online oltre ad un comunità pronta a dargli supporto. Anche se dal punto di vista hardware il Raspberry Pi non è il top, permette comunque prestazioni accettabili. Dunque anche in questo settore il Raspberry Pi ci offre una soluzione economica e semplice da implementare.