Nel precedente post dedicato al Rasbperry Pi abbiamo parlato del suo grande successo e di come sia facile usarlo per vari scopi come ad esempio la condivisione di documenti e file su rete locale grazie ad un server FTP messo in piedi in pochi minuti. Essendo supportato attivamente dalla comunità Linux, sul Raspberry Pi girano quasi tutti i programmi disponibili per le distribuzioni, dunque è possibile anche realizzare un piccolo mediacenter economico.
Il programma maggiormente utilizzato per creare un mediacenter "fatto in casa" è il famoso XBMC, oggi ribattezzato dal suo team di sviluppo in Kodi. Il software offre una serie di funzioni che permettono di trasformare la nostra piccola board ARM in un box multimediale. Il limite principale del Raspberry Pi sono i dischi USB autoalimentati.
Infatti per assicurare l´alto risparmio energetico gli sviluppatori hanno scelto di non garantire il supporto a questi tipi di dischi USB, dunque per realizzare un box multimediale sarebbe meglio dotarsi di un disco alimentato tramite un classico alimentatore oppure di un HUB USB con alimentazione esterna.
La comunità ha creato anche delle distribuzioni dedicate a Kodi, una delle più famose è OpenELEC che una volta montata su un scheda SD/MicroSD sarà subito pronta per accontentare i nostri bisogni, permettendoci di riprodurre qualsiasi formato in circolazione. Da Kodi è anche possibile accedere a dischi condivisi nella nostra rete locale, dunque possiamo riprodurre senza problemi anche contenuti non presenti fisicamente sul Raspberry Pi.
Anche in questo caso questa piccola board ARM si presenta esternamente versatile e pronta ad adattarsi alle nostre esigenze senza ulteriori investimenti. La grande libertà a disposizione dell´utente è una delle caratteristiche che ha permesso la diffusione del Raspberry Pi.