Ho un diploma da geometra, una laurea in Scienze della Comunicazione; per mesi ho lavorato mezza giornata al computer e l'altra mezza in un cantiere edile. Il destino a volte disegna dei quadri pazzeschi. Ma in questo strampalato cocktail di impegni, ho meditato per tempo ad un parallelismo casuale solo fino a un certo punto: cosa accomuna e cosa divide la costruzione di una casa dalla costruzione di un sito web?
(Uno sforzo di interpretazione è requisito necessario alla continuazione della lettura del post)
- Entrambi vanno pensati e progettati. Quindi costruiti;
- entrambi necessitano di valutazioni estetiche, di valutazioni utilitaristiche e soprattutto di una pesante valutazione dei costi;
- entrambi i progetti devono garantire la massima accessibilità ;
- entrambi devono sottostare a regole precise nel proprio settore, perchè il contesto non può essere ignorato;
- entrambi fanno i conti con sempre nuove tecnologie.
Una differenza sostanziale è il fatto che una casa viene progettata da un architetto, l'ingegnere valuta le migliori scelte strutturali, un geometra delinea sul campo il disegno ed una serie di tecnici specializzati mette mano alle singole parti. Per un sito web non è così, ma poco ci manca: chissà che la strada non sia proprio questa. àˆ ipotizzabile tra qualche anno un sistema in cui c'è l'architetto dei siti web, l'ingegnere dei server ed a corollario gli specialisti di xhtml, css, javascript, php e grafica? Il parallelismo può apparire forzato (ci penso da mesi, non da due giorni), ma una pesante specializzazione è già in atto.
Notavo come in un precedente post Francesco De Francesco sottolineava: "se vuoi chiamarti Web Designer e non veb desainer, devi dare di più. Il tuo prodotto deve avere qualcosa in più della somma delle sue singole parti, altrimenti tu non sarai servito a nulla". Nel post si parlava di pistoni, di sudore, di viti. Non è un caso. L'altro ieri bastava un ragazzino per fare un bel sito e Frontpage era un'ottima spalla; ieri ASP e PHP erano fondamentali per far capire che non si è degli sprovveduti; oggi l'accessibilità è il Vangelo di chi vuol essere parte del settore; domani le tecnologie interattive e la multimedialità dei siti saranno il valore aggiunto degli studi di professionisti; dopodomani servirà un progetto autorizzato e chissà che il web non verrà ad avere un qualche "piano regolatore"...