Uno dei primi esperimenti basati su Google Gears è questo di Nick Halstead. A prescindere dall'utilità pratica immediata, mostra il codice per creare una versione da salvare in locale per essere fruita anche offline di un blog basato su WordPress (l'esempio è stato purtroppo rimosso per l'eccessivo consumo di banda).
Alla fine del post l'autore si lancia nell'elaborazione di scenari, immaginando l'aggiunta del supporto a Gears nei principali framework PHP o nei CMS che vanno per la maggiore. Ora, è chiaro che ci sono applicazioni o siti che si prestano naturalmente alla fruizione offline e altri meno, ma ho l'impressione che una volta comprese le potenzialità reali di questa tecnologia assisteremo a esperimenti molto interessanti e in questo momento non facilmente immaginabili. C'è anche chi sta lavorando per verificare se è possibile sfruttare Greasemonkey per aggiungere Gears a siti che non lo adottano nativamente... (tra l'altro, uno dei responsabili del progetto è proprio Aaron Boodman, che della super-estensione per Firefox è il creatore) e chi, come Andrea Giammarchi su oneWeb 2.0, espone un punto di vista critico.
Personalmente, navigando in questi giorni tra i siti che frequento di più, sto provando a immaginare quali sono quelli per cui il supporto per il consumo offline potrebbe essere vantaggioso o utile. E voi, cosa ci fareste con Google Gears?