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Concepire microinterazioni efficaci

Concepire microinterazioni efficaci
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Come devono essere concepite le microinterazioni? Semplici e intuitive: chiunque deve essere in grado di comprenderne l'uso. La microinterazione non deve limitare il naturale comportamento umano. Usate testi informali e diretti, l'utente deve capire in breve tempo e senza fatica, dove arrivare all'azione finale.

Minimal: avere poche impostazioni, le opzioni a disposizione devono essere utili ma limitate. Non bisogna fornire troppa scelta che porterebbe confusione. Dobbiamo riuscire a convincere l'utente dell'utilità con la semplicità.

Tradotte: devono essere in grado di comprendere la geolocalizzazione dell'utente ed essere tradotte nella specifica lingua in uso.

Predefinite: l'azione finale deve essere sempre possibile. Gli utenti possono sbagliare nell'impostazione ma la programmazione deve prevedere la correzione dell'errore e intuire la volontà dell'utente.

Animate: poche, semplici e utili. La funzione dell'animazione è quella di spingere l'utente a compiere l'azione, ma senza insistere troppo, oppure di aiutare l'utente nell'utilizzo ottimale di una funzione.

Efficienti: devono comportarsi sempre nello stesso modo ad ogni utilizzo.

Interattive: comprendere le abitudini dell'utilizzatore e conformarsi di conseguenza.

Piacevoli: avere colori luminosi e attraenti. Colori come il giallo, blu e verde sono più semplici da individuare all'interno del layout.

Veloci: avere icone grandi, ben visibili e facilmente cliccabili. La tendenza dell'utente è l'uso del mobile, ha quindi a disposizione un display di dimensioni limitate che deve comunque rispondere alle sue esigenze di una corretta visualizzazione. Se l'icona da cliccare è troppo piccola il disagio sarà proporzionalmente grande. Statisticamente le migliori icone sono rettangolari, al massimo con bordi arrotondati e circolari, che sono le più usate per i social network. Non inventiamo forme strane, l'utente non troverà la familiarità con quelle che non abituato a vedere.

Accessibili: ricordarsi dei daltonici... usare colori di contrasto. Il daltonismo ha diversi livelli di gravità e la maggior parte dei daltonici non vede solo bianco e nero. La soluzione migliore è quindi quella di ricorrere a colori di contrasto.

Usare le microinterazioni per rendere accattivante un sito web troppo statico e noioso è una buona idea, ma usarle per offrire un'esperienza migliore e coinvolgente in termini di azioni e conversioni è indubbiamente un'ottima azione strategica. Inoltre, forniscono informazioni essenziali in termini di tendenze e gusti dell'utente.

L'argomento microinterazioni è ancora un trend UX del 2017 e lo sarà sempre di più nel futuro. Gli utenti sono ormai abituati ad ottenere tutto con un semplice click, trovare quindi qualcosa di originale e unico sarà la sfida dei prossimi anni.

Via Dan Saffer

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