In occasione del rilascio della Release Candidate di Visual Studio 2012, Microsoft ha comunicato in via definitiva quali saranno i linguaggi e le piattaforme supportate dalla nuova versione del noto tool di sviluppo.
Come si può facilmente intuire, uno degli obiettivi fondamentali dell'undicesima edizione di Visual Studio in uscita è quello di supportare pienamente le piattaforme più recenti rilasciate da Redmond e le relative caratteristiche: stando alle dichiarazioni iniziali, i progetti delle applicazioni .NET create con Visual Studio 2012 utilizzeranno per default la versione 4.5 del Framework, mentre le applicazioni native (VC++) sfrutteranno il toolset VC11. Questi profili garantiscono la compatibilità con i sistemi operativi che si basano sul kernel introdotto in Vista, quindi Windows 7, Windows Server 2008 e lo stesso Windows Vista.
Tuttavia Microsoft ha mantenuto anche un occhio di riguardo per coloro che hanno necessità di sviluppare programmi per versioni di Windows precedenti a quelle citate, come ad esempio Windows XP, in assoluto la più longeva della famiglia, rilasciata inizialmente ormai più di 10 anni fa (Come passa il tempo, eh? -NdA). Il Service Pack 3 - il più recente e ultimo - risale al 2008, ben 4 anni fa. Nonostante cià, Windows XP risulta ancora installato e in uso su un discreto parco macchine (26.8% di market share stimato a maggio 2012) e riceverà supporto fino al mese di aprile del 2014.
Visual Studio 2012 supporta il multi-targeting, cioè la possibilità di scegliere la piattaforma di riferimento per l'esecuzione della propria applicazione, includendo fra questi Windows XP e Windows Server 2003, oltre alle versioni più datate del framework (fino a .NET 2.0), senza il bisogno di installare necessariamente sulla propria macchina Visual Studio 2010 o addirittura una versione precedente.
Microsoft aveva promesso di supportare il multi-targeting anche per le applicazioni native Visual C++, e pare aver mantenuto la propria parola: in autunno verrà rilasciato un aggiornamento di Visual Studio 2012 che consente di sfruttare il C++ runtime compatibile con Windows XP: lo sviluppatore potrà quindi evitare di installare "side by side" versioni precedenti di Visual Studio e scegliere se sfruttare tutte le caratteristiche del runtime aggiornato per i sistemi più recenti o indirizzare un runtime compatibile con quelli "legacy".
La soluzione adottata presenta un ulteriore vantaggio non secondario: benché il runtime compatibile con Windows XP non consenta di accedere alle API dei sistemi più recenti, nella pratica è possibile sfruttare tutte le novità presenti in Visual Studio 2012 in termini di caratteristiche e tool.
àˆ proprio il caso di dire che, con questa mossa, Microsoft stavolta è riuscita a unire capra e cavoli.