Ha avuto diverse riprese sui blog questo post apparso su Business 2.0 Beta. Contiene tra l'altro una conversazione con i creatori di Zenter, la startup appena acquisita da Google che presumibilmente offrirà alla società di Mountain View la tecnologia per implementare l'applicazione per presentazioni di cui si parla da un po' di tempo.
Si può discutere sul fatto che il tutto ricalchi il cliché del sogno americano con annessi e connessi, tipo lui che lascia a Phoenix la moglie incinta per partire alla volta della Silicon Valley a bordo di una vecchia Honda Civic per poi vivere chiuso in un appartamento con il collega a buttar giù codice concedendosi qualche pausa dormendo su materassi gonfiabili da campeggio... Ma i fatti sono fatti: sono bastati sei mesi per creare un prodotto che si è dimostrato valido e appetibile per Google.
I segreti? Non lavorare con l'obiettivo di essere comprati, concentrarsi sull'utente finale e non sul potenziale acquirente, creare prodotti che non siano semplici repliche di applicazioni desktop ma aggiungere ad essi funzionalità che sfruttino al meglio le potenzialità della rete e del web, non preoccuparsi mai di mettersi in competizione con i big, curare i dettagli.
Intanto in Europa si è svolto a maggio a Bilbao una sorta di concorso per giovani imprese, Startup 2. Su MasterNewMedia c'è un utilissimo riassunto con brevi schede di presentazione delle 14 startup più interessanti del Vecchio Continente.