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Cloudflare: ecco la prima SIM Zero Trust al mondo

Cloudflare ha presentato la prima SIM Zero Trust al mondo, permette di ridurre gli attacchi alle aziende dagli smartphone dei dipendenti.
Cloudflare: ecco la prima SIM Zero Trust al mondo
Cloudflare ha presentato la prima SIM Zero Trust al mondo, permette di ridurre gli attacchi alle aziende dagli smartphone dei dipendenti.
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Dal fronte Cloudflare giunge un'importante, anzi un importantissimo annuncio relativo alla sicurezza: il lancio della prima SIM Zero Trust al mondo. Grazie ad essa, le aziende possono evitare intrusioni nei sistemi interni mediante gli smartphone dei propri dipendenti.

Cloudflare presenta la prima eSIM Zero Trust

Solitamente le soluzioni Zero Trust risultano difficili da gestire e funzionano solo lato software. Il tutto va poi a complicarsi ulteriormente quando viene adoperato il modello BYOD (Bring Your Own Device), ovvero l’accesso ai sistemi aziendali con lo smartphone personale dei dipendenti. La soluzione proposta da Cloudflare consente invece di far fronte a tutto in maniera relativamente semplice e al tempo stesso altamente efficace.

Cloudflare prevede infatti che venga adoperata una eSIM capace di direzionare il traffico mobile mediante una rete con protezione Zero Trust.

La suddetta soluzione può inoltre andare a ridurre le probabilità di andare incontro a casi di SIM swapping perché le eSIM sono legate ai dispositivi dei dipendenti.

In un primo momento la nuova soluzione di casa Cloudflare sarà disponibile soltanto negli Stati Uniti, territorio in cui le eSIM sono molto più popolari che altrove, ma successivamente la distribuzione verrà ampliata e nei prossimi mesi arriveranno anche le schede fisiche.

Da tenere presente che quando si dice che il mobile costituisce il nuovo vettore per le minacce, non si parla in astratto. Il mese scorso, ad esempio, Cloudflare è stata una delle 130 aziende prese di mira da un sofisticato attacco di phishing e proprio il mobile era il segmento cardine dell'attacco: ai dipendenti sono stati inizialmente inviati degli SMS e l'attacco si basava principalmente sulla compromissione dei codici 2FA.

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