Nel corso della conferenza online Cloud Next gli sviluppatori di Google hanno presentato Cloud Workstations, un ambiente di sviluppo destinato a competere con soluzioni come GitHub Codespaces e Microsoft DevBoxes. Il progetto è attualmente ancora in fase di anteprima tecnica.
Cos'è Cloud Workstations
Cloud Workstations è sostanzialmente un servizio basato su una Virtual Machine in grado di operare all'interno della Cloud Platform di Mountain View, a mancare è invece un'interfaccia grafica per i Desktop in quanto si tratta di un'applicazione destinata all'utilizzo tramite SSH o browser per la navigazione Web.
Si tratta inoltre di una soluzione (parzialmente) dedicata allo sviluppo da remoto che offre Visual Studio Code come immagine predefinita. La sua implementazione può avvenire all'interno di un Cloud privato virtuale sulla Cloud Platform, con garanzie di sicurezza sia per i dati in ingresso che per quelli in uscita.
Sicurezza e funzionalità
A questo proposito è utile ricordare l'integrazione con il cosiddetto Software Delivery Shield, in pratica una via di mezzo tra una piattaforma di code hosting e un marketplace che fornisce pacchetti software rilasciati sotto licenza Open Source verificati da Big G prima di essere inseriti nei repository e divenire scaricabili dagli utenti.
Ciascuna Cloud Workstation è basata su una propria immagine di container e si possono utilizzare sia immagine messe a disposizione da Google, e pronte all'uso perché già configurate, o immagini personalizzate se basate su una distribuzione Linux.
Per quanto riguarda la persistenza dei dati è possibile generare una Home Directory, in assenza di quest'ultima si deve tenere conto del fatto che tutte le informazioni gestite verranno cancellate, così come la relativa macchina virtuale, al momento dell'arresto della workstation.
È importante sottolineare che Cloud Workstations non offre una user experience completa di coding da remoto, o almeno non come un'alternativa come DevBoxes della Casa di Redmond, il suo contesto di riferimento è infatti quello del Cloud ibrido e dello sviluppo su browser tramite Visual Studio Code.