Gli esperti in cybersicurezza credevano fosse definitivamente scomparso dalla scena, ma a sorpresa Clop (altrimenti noto come CL0P), uno dei ransomware più chiacchierati di sempre, è tornato a colpire e a mettere sotto scacco i dispositivi degli utenti, o almeno così sembrerebbe essere. Dopo un periodo di inattività di qualche mese, registrato tra novembre 2021 e febbraio 2022, i ricercatori di NCC Group lo hanno infatti nuovamente individuato.
Clop: registrati nuovi attacchi del ransomware ad aprile 2022
Andando più in dettaglio, ad aprile 2022 sono stati registrati 21 attacchi. Le vittime appartengono prevalentemente al settore industriale e tecnologico. Ciò si apprende dalle pubblicazioni dei leak con i dati che sottratti nel database gestito dalle gang di criminali informatici.
La teoria che viene però avanzata dagli esperti di sicurezza e che al momento sembra pure essere quella maggiormente accreditata, sebbene non ancora confermata, è che i cybercrminali potrebbero non essere tornati alla carica, ma solo aver deciso di pubblicare i dati da loro posseduti e ancora non diffusi che sono stati sottratti ai proprietari durante gli attacchi messi a segno in passato.
Da notare che l’attività del gruppo di cybercrminali alle spalle di Clop ha subito un forte stop a giugno del 2021, quando nel corso di un’operazione portata avanti dall’Interpol e che ha coinvolto le autorità su scala mondiale sono state arrestate numerose persone con l’accusa di riciclaggio di denaro derivate dal pagamento dei riscatti delle vittime.
Per evitare che il funzionamento dei propri dispositivi e l’integrità dei propri dati possa essere messa a rischio da minacce informatiche del genere che sono in continuo aumento, è bene adoperare un buon antivirus, come nel caso di Bitdefender Ultimate Security.