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Clamoroso incidente in Western Digital: persi 6,5 milioni di terabyte

Ripercussioni sul mercato con un possibile aumento del prezzo fino al 10% dell'SSD dopo l’incidente. Ecco tutto ciò che sappiamo.
Clamoroso incidente in Western Digital: persi 6,5 milioni di terabyte
Ripercussioni sul mercato con un possibile aumento del prezzo fino al 10% dell'SSD dopo l’incidente. Ecco tutto ciò che sappiamo.
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Possibile aumento del prezzo fino al 10% dell'SSD dopo l’incidente.

A causa della contaminazione dei materiali in due delle sue strutture di fabbricazione di flash NAND, Western Digital ha perso 6,5 exabyte (o 6,5 miliardi di gigabyte) di memoria flash NAND.

Sebbene la perdita sia una cattiva notizia per l'azienda, che produce dispositivi di archiviazione dati come dischi rigidi e SSD NVMe, i clienti potrebbero presto vedere aumentare anche i prezzi.

Secondo Trendforce, una società di ricerche di mercato dell'elettronica, la contaminazione potrebbe portare a un aumento significativo dei prezzi degli SSD.

Stando al comunicato stampa della WS, la contaminazione del materiale si è verificata in due delle linee di produzione NAND Flash dell'azienda, una a Yokkaichi e un'altra a Kitakami, in Giappone.

NAND Flash è un componente chiave negli SSD, sia SATA che NVMe. Una carenza di questi materiali significa che è probabile che meno SSD finiscano sugli scaffali dei negozi e quelli che lo faranno saranno più costosi.

Le ripercussioni sul mercato

La carenza non colpirà immediatamente i consumatori.

Invece, un'offerta eccessiva iniziale potrebbe far addirittura scendere i prezzi degli SSD durante il primo trimestre fiscale del 2022. Il secondo trimestre è però quando vedremmo picchi di prezzo, che potrebbero anche aumentare fino al 10%.

Per mettere in prospettiva l'effetto di questa contaminazione, Western Digital e il suo partner, Kioxia, che possiede i due stabilimenti di produzione di flash NAND giapponesi, rappresentano poco più del 30% della quota di mercato di NAND Flash.

Una carenza di SSD avrà sicuramente un impatto sugli appassionati di PC e per chiunque cerchi di mettere insieme un impianto di gioco.

Le versioni sempre più moderne elencano la memorizzazione dei dati di gioco su un SSD come parte delle impostazioni consigliate.

Tuttavia, l'inflazione dei prezzi dei componenti non è una novità per i giocatori di PC, che hanno a che fare con prezzi esorbitanti delle GPU da oltre un anno.

Anche i possessori di PS5 che desiderano aggiornare lo spazio di archiviazione della loro console avvertiranno l'onda d'urto del grave incidente. Invece di una scheda di memoria, gli utenti devono acquistare e installare il proprio SSD NVMe nella console per fare più spazio ai giochi.

Non è chiaro per quanto tempo durerà la carenza di SSD e il successivo aumento di prezzo. Per ora, da Western Digital fanno sapere di stare lavorando a stretto contatto con il loro partner di joint venture, Kioxia, per implementare le misure necessarie che riporteranno le strutture al normale stato operativo il più rapidamente possibile.

 

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