Gli sviluppatori di Chrome discutono sull'implementazione di una nuova funzionalità nell'interfaccia grafica del browser, una modifica al modo di visualizzare l'URL del sito Web visitato dall'utente che potrebbe aiutare a contrastare le campagne di phishing.
La funzionalità, attualmente presente nella versione sperimentale del browser Google, sostituisce gli indirizzi "lunghi" nella cosiddetta omnibox di Chrome (che funge da barra degli indirizzi ma anche da motore di ricerca) visualizzando solo il nome di dominio principale meno i suffissi “http://” e “www”.
In questo modo gli utenti potrebbero avere facilmente sott’occhio il dominio di un sito verificando la sua eventuale natura fasulla, mentre l’URL completo sarebbe comunque accessibile tramite un semplice click del mouse.
La funzionalità non piace a Paul Irish, sviluppatore responsabile del front-end di Chrome che parla di una modifica negativa che va contro gli stessi obiettivi del browser di Mountain View. Di parere opposto è invece Jake Archibald, “developer advocate” di Google che parla di una modifica in grado di migliorare la sicurezza e lamenta di essere stato egli stesso vittima dei phisher. Con un URL “troncato”, sostiene Archibald, il tentativo (comunque fallito) di rubare i dettagli del suo account bancario sarebbe stato visibile sin dall’inizio.
Via | The Register