Il mercato dei browser web ha visto una chiusura del 2024 caratterizzata da cambiamenti interessanti, con Google Chrome che continua a dominare la scena. Secondo i dati di Statcounter, il browser di Google ha raggiunto una quota di mercato del 66,88% a dicembre, rafforzando ulteriormente la sua posizione di leader assoluto.
Microsoft Edge si posiziona saldamente al secondo posto con una quota del 13,21%, registrando un leggero aumento rispetto al mese precedente. Al terzo posto troviamo Apple Safari, che detiene l’8,49% del mercato, nonostante la sua disponibilità sia limitata ai dispositivi Apple. Seguono Firefox e Opera, rispettivamente al quarto e quinto posto, a completare il panorama dei principali browser utilizzati.
Tuttavia, il dominio di Google Chrome non è privo di controversie. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha recentemente richiesto a un tribunale di obbligare Google a separarsi dal suo browser, sostenendo che la posizione di monopolio di Chrome ostacoli la competizione e riduca le opzioni disponibili per gli utenti. Google, invece, si difende respingendo queste accuse e affermando che una vendita del browser potrebbe compromettere l’innovazione e la competitività tecnologica del Paese.
Anche Microsoft Edge è sotto i riflettori della Commissione Europea
Anche Microsoft Edge è sotto i riflettori. Un gruppo di produttori di software e associazioni a tutela dei consumatori ha inviato una lettera alla Commissione Europea, chiedendo di applicare al browser di Microsoft le regole stabilite dal Digital Markets Act (DMA). Questo regolamento mira a disciplinare le attività delle piattaforme digitali dominanti per garantire una maggiore equità e concorrenza.
Il settore dei browser web si conferma dinamico e in continua evoluzione, con le crescenti pressioni da parte delle autorità di regolamentazione e delle organizzazioni a tutela della concorrenza. Le decisioni che verranno prese nei prossimi mesi potrebbero influire in modo significativo sul futuro del mercato, aprendo nuove opportunità per i competitor e spingendo i giganti della tecnologia a rivedere le loro strategie.
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