L'Ad-Blocker integrato di Google Chrome è diventato ufficialmente parte integrante del browser Web. Trattandosi dell'applicazione per la navigazione Internet più utilizzata al Mondo, il supporto a tale funzionalità potrebbe avere conseguenze anche importanti sulla monetizzazione di diversi progetti, analizziamo quindi i formati pubblicitari che verranno maggiormente penalizzati da oggi in futuro.
Big G ha dichiarato che lo scopo principale di questa nuova feature non è quello di bloccare indistintamente l'advertising, ma quello di migliorare la user experience eliminando tutti gli elementi più invadenti che potrebbero rendere difficoltoso l'accesso ai contenuti centrali delle pagine visitate. Per far questo sono stati individuati 12 formati, 8 per il mobile e 4 per il Desktop, in violazione delle direttive espresse dalla Coalition for Better Ads note come Better Ads Standards.
Diversi formati sono comuni alle due esperienze di navigazione, ma per completezza li proporremo tutti uno per uno in modo da offrire un prospetto completo.
Annunci bloccati su mobile
- Annunci su pop-up.
- Prestitial ads, cioè gli annunci a schermo intero che impediscono di visualizzare il contenuto di una pagina.
- Video advertising in auto-play con audio.
- Prestitial ads con conto alla rovescia prima di consentire l'accesso ai contenuti.
- Annunci con una densità superiore al 30% della risorsa ospitante, data una porzione di schermo i contenuti centrali devono quindi occupare più del 70% dell'altezza in visualizzazione portrait.
- Animazioni lampeggianti.
- Annunci persistenti (cioè che continuano ad essere visibili nonostante lo scrolling) di grandi dimensioni.
- Full-Screen Scrollover ads, quindi pubblicità che obbligano l'utilizzatore a scrollare un annuncio collocato al di sopra dei contenuti.
Annunci Bloccati su Desktop
- Finestre pop-up.
- Prestitial ads con countdown prima dell'accesso ai contenuti.
- Annunci video in auto-play con audio.
- Advertising persistente di grandi dimensioni.
Avrà poi un ruolo rilevante anche la quantità di annunci che non dovrà essere eccessiva, quindi non in una quantità tale da risultare invadente.
Ai fini del blocco (o meno) della pubblicità i siti Web vengono valutati analizzando un campione di pagine. A seconda del numero di violazioni individuate la risorsa potrebbe essere associata a 3 status differenti: passing, quindi compatibile con gli standard, Warning, nel caso siano necessarie delle correzioni, o Failing, contraria agli standard. Per verificare lo status del proprio progetto è disponibile un'apposita interfaccia, l'Ad Experience Report API.
Via Blog Chromium