Java è universalmente riconosciuto per essere un linguaggio portabile, adatto allo sviluppo, all´uso su larga scala e per caratteristiche come la gestione automatica della memoria e la mancanza di puntatori in stile C, che consente quindi di rilevare facilmente errori in fase di sviluppo. Sicuramente non mancano però alcuni segni visibili di "vecchiaia", tra gli altri una gestione semplificata degli XML e una corretta definizione delle interfacce utente.
E proprio nel QCon tenutosi l´otto aprile scorso a Pechino è stato introdotto da Gavin King, creatore di Hibernate (la piattaforma middleware per lo sviluppo di applicazioni Java), questo progetto su cui Red Hat pare sia al lavoro già da due anni, di cui alcune testate online come Slashdot e Ars Technica hanno già fatto una breve introduzione. Ceylon, questo il nome del nuovo linguaggio, sarà rivolto allo sviluppo di applicazioni enterprise.
Tra le sue caratteristiche:
- Eseguibile su Java Virtual Machine;
- Supporto alla tipizzazione statica, come C++ e lo stesso Java;
- Sintassi dichiarativa per la definizione di interfacce e strutture dati.
La slide introduttiva è disponibile a questo indirizzo.