Cercare le api, o le API, oggi, non è come cercare le api ieri. Prima di tutto perché ieri saremmo andati per campi, come la Vispa Teresa e oggi apriamo l'home page di Google.
E cosa succede se cerchiamo API su big-G?
Succede quello che tutti noi scrittori e lettori di Edit ci aspettiamo, ma che magari nostro nonno, o nostro padre, avrebbe difficoltà a capire.
Innanzitutto, le api intese come insetto non sono in prima posizione. A conquistare il primo posto è apioil.com, e in tempi di caro benzina questo posizionamento potrebbe insospettire e infastidire. Ma tutto sommato, nostro nonno, o nostro padre, potrebbe comprendere.
A seguire, la pagina di Wikipedia dedicata alle Application Programming Interface. Qui nostro nonno, o nostro padre, potrebbe cominciare a guardarci di sbieco.
Medaglia di bronzo per mondoapi.it , e qui il nostro parente più longevo tornerebbe a sorridere.
Tutto cià per dire cosa? Imparare una lezione: mai dare per scontato che tutti i navigatori siano a conoscenze di ogni singola declinazione semantica di un termine.
Le api, per molti, sono quelle che volano e pungono. Spesso anche per i nostri affezionati clienti, la cui nuova versione del sito dovrà per forza contenere le API di Google Maps nella pagina "Contatti".