Uno dei tanti cliché legati alla creatività e alle professioni creative è che esse mal tollerano limiti, disciplina, ordine, organizzazione. Secondo questo cliché il creativo si esprime al meglio quando è libero di esprimere la sua ispirazione senza vincoli di sorta. Non manca di essere associata a questa idea l'immagine di uffici o studi disordinati, perché, vivaddio, l'Idea per trovare forma e realizzazione deve nascere in un contesto di caos, ovviamente creativo.
Non è di questo avviso Mark McGuinness, che su Business of design online sta dedicando una serie di interventi al rapporto, secondo lui fruttuoso, tra creatività e disciplina, creatività e organizzazione, creatività e rigore nella gestione del proprio tempo e dei propri spazi, fisici e mentali. Soprattutto in tempi in cui le sollecitazioni esterne e le fonti potenziali di distrazione (flusso continuo di e-mail, messengers vari e assortiti, news da leggere, etc) sono cresciute a dismisura, sostiene McGuinness, urge creare attorno a sé un ambiente che stimoli la concentrazione sul lavoro e sull'idea da sviluppare.
Voi da che parte state? Caotici o disciplinati?