Il messaggio postato in questi giorni sul forum di Ubuntu non lascia adito a dubbi. Il tema è di quelli che fanno indignare i puristi dell´Open Source: quali applicazioni proprietarie supportare in Ubuntu?
Stiamo cercando di raccogliere le impressioni circa le applicazioni proprietarie che gli utenti vorrebbero provare nelle successive versioni di Ubuntu. Sebbene noi crediamo nel potere delle applicazioni Open Source siamo anche entusiasti sul fatto che gli utenti possano scegliere il software che già usano. Ci sono molte grandi applicazioni che non sono attualmente supportate da Ubuntu e Canonical vorrebbe capire a quali applicazioni gli utenti darebbero priorità. Questa lista è indicativa e non definitiva e ci piacerebbe capire cosa ne pensate in proposito.
Allora, quali sarebbero le "grandi applicazioni" non attualmente supportate da Ubuntu secondo quelli di Canonical? Ecco la lista:
- Spotify;
- Pandora;
- Adobe Photoshop;
- Apple iTunes;
- Hulu;
- Skype;
- World of Warcraft;
- Google Picasa;
- Steam;
- Codeweavers;
- Evernote.
Come potete vedere l´elenco comprende sia applicazioni per la produttività come "Adobe Photoshop" che applicazioni per l´intrattenimento (Spotify, Pandora), per il gaming (Hulu, Steam, World of Warcraft), che per la gestione (Apple iTunes, Skype). L´obiettivo è chiaro, attirare sempre più utenti. Per farlo è necessario dare loro la possibilità di provare su Ubuntu quello che già usano su Windows.
Cosa ne pensate in proposito? Credete sia una mossa giusta? È giusto creare una versione di Ubuntu con "a bordo" del software proprietario?