L'ultima recente modifica apportata da Google alle sue pagine di ricerca è sotto gli occhi di tutti, e va a toccare l'aspetto grafico degli snippet: il titolo delle pagine elencate nelle SERP è più grande e senza sottolineatura, per metterlo maggiormente in risalto rispetto all'abstract ed all'URL.
Può cambiare qualcosa? In effetti sì. Vediamo un paio di esempi:
In presenza di un title con lunghezza convenzionale, l'ingrandimento del font provoca un inevitabile troncamento del testo; i puntini di sospensione confermano in tal senso l'intervento:
In caso di utilizzo di scrittura camel-case (come avviene ad esempio negli annunci Adwords) o di blocchi di parole con caps-lock, il rischio è ancora più elevato:
Le lettere maiuscole occupano inevitabilmente uno spazio maggiore, facendo aumentare il numero di caratteri troncati. Al troncamento possono anche incidere il tipo di lettera usata (una "i" occupa meno spazio di una "m") e la trasformazione in bold nel caso di match con le keyword immmesse dall'utente.
C'è da dire che, nonostante a livello visivo la modifica sia percepibile, per Google non cambia nulla a livello di comprensione e recepimento del testo inserito: anche le parole troncate vengono considerate ai fini SEO.
Come comportarsi? Si può scegliere di lasciare tutto così com'è, nel caso in cui le ultime parole non siano fondamentali alla comprensione del titolo, oppure cercare di ridurre il numero di caratteri in un range fra i 40 e i 55, a seconda del testo; il supporto di un qualsiasi preview tool, potrà darci un'idea di come saremo visti.