Si stupisce Dave Shea, si stupisce di come un piccolo messaggio su Twitter possa scatenare tante reazioni. E cosa aveva detto il buon Dave di tanto clamoroso? Che da un po' di tempo i siti per i suoi clienti li fa in HTML 4.01 Strict, semantico e valido, avendo così mollato XHTML.
Perché? Il ragionamento mi pare non faccia una grinza. Quando tutti abbracciarono XHTML c'era davanti una prospettiva, quella di vivere un giorno in ambiente web fondato su XML. Grande, fantastico, peccato che nel frattempo, continua Shea, questa prospettiva sia praticamente morta. La strada verso XHTML2 non porta da nessuna parte, è un cul-de-sac senza uscita. Non c'è supporto nei browser, non c'è interesse nel settore, e mai ci saranno. Il futuro si chiama HTML5. E XHTML?
Dal momento che ho perso la fiducia in XHTML, non ha molto senso continuare a diffonderlo.
Amen.