Senza scendere nei dettagli, la GPL2 funziona così: usa il software liberamente, modificalo se vuoi e distribuiscilo, ma mostra sempre il codice sorgente. Il problema sorge quando società o sviluppatori decidono di usare software GPL all´interno dei loro progetti chiusi senza pubblicarne il codice sorgente.
Succede che però qualcuno chiami l´avvocato, il Software Freedom Law Center, e che alla fine abbia ragione. È successo, primo caso assoluto in USA, con Monsoon Multimedia, rea di aver distribuito il software BusyBox senza pubblicare il codice. Monsoon ha chiesto scusa, rimediato all´errore e pagato le spese.
Ora i due sviluppatori di BusyBox, già protagonisti della prima causa e sempre con l´aiuto del Software Freedom Law Center, hanno denunciato altre due aziende, la Xterasys e la High-Gain Antennas per aver distribuito il loro software senza aver rispettato la trasparenza del codice sorgente imposta dalla GPL2.
Visto che i risarcimenti richiesti riguardano solo le spese legali, sembrerebbe proprio che gli sviluppatori di BusyBox non stiano cercando di tirar su qualche soldo ma solo di far rispettare la filosofia opensource.
Chissà quanti altri casi del genere ci sono in giro. Voi avete qualche sospetto?