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Buone pratiche per realizzare siti adatti al mobile

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Secondo un recente rilevazione i cui risultati sono stati resi noti da Google, entro il prossimo anno circa la metà  del traffico verso i siti Internet dovrebbe essere prodotto dai dispositivi mobili come tablet e smartphone; questo cambiamento già  in atto imporrà  sempre di più agli sviluppatori di adattare le proprie tecniche per la realizzazione di Web applications ad un contesto caratterizzato da una forte frammentazione.

Dispositivi differenti, diagonali dalle dimensioni più svariate ma sempre contenute, risoluzioni variabili, piattaforme proprietarie e non sviluppate sulla base di diverse tecnologie, browser basati su engine di varia concezione ben lontani da offrire il medesimo supporto per gli stessi Web standard; per gli sviluppatori lo scopo finale del loro lavoro sarà  naturalmente sempre lo stesso: risolvere problemi.

A questo proposito Sarita Harbour ha provato a stilare una breve lista di buone pratiche per migliorare la mobile site navigation a vantaggio dell'utenza; analizziamo questi suggerimenti nel dettaglio:

  • ridurre il numero dei pulsanti di menù: in questo caso, considerando le aree di visualizzazione disponibili per i browser mobile, il consiglio è quello di non introdurre più di cinque navigation buttons per menù; naturalmente questo vincolo potrebbe rivelarsi ostico quando un sito per la navigazione in mobilità  non è che un adattamento ad un prcedente progetto per i Desktop browser. In questo caso una possibile soluzione potrebbe essere quella di adottare dei menù annidati.
  • Limitare la quantità  di azioni richieste per la navigazione: il touchscreen, per quanto avanzato, espone maggiormente al rischio di errori, soprattutto quando gli elementi con i quali si può o si deve interagire sono numerosi; è chiaro quindi che per l'utente, plausibilmente non informato sulle problematiche del design mobile, la frustrazione potrebbe essere dietro l'angolo. Meno tap si tradurrebbero quindi in un minor numero di errori.
  • Posizionare sempre i contenuti più importanti nella parte superiore dell'area di visualizzazione, contestualmente si dovrà  valutare il giusto ordine di presentazione degli elementi successivi tenendo conto delle esigenze legate allo scrolling per i diversi display.
  • Considerare l'importanza dell'orientamento portrait in luogo di quello landscape e, nello stesso tempo, le esigenze della fruizione verticale in luogo di quella orizzontale; una problematica per la quale potrebbe rappresentare una soluzione l'utilizzo di menù basati su stack con i classici "pulsantoni" sviluppati su tutta la linea orizzontale dell'area di visualizzazione; è chiaro però che un approccio del genere risulta condizionato da una maggiore attenzione nei confronti della navigazione su smartphone rispetto a quella su tablet.
  • Adottare elementi collassabili per la fruizione dei contenuti in modo da rendere più brevi i percorsi di navigazione, il tutto ottimizzando gli annidamenti degli elementi di menù eventualmente necessari.

Secondo l'autrice, il cui post tratta ancora più diffusamente le tematiche riguardanti la navigazione tramite device mobili, lo sviluppatore dovrà  inoltre tenere sempre presente che chi naviga tramite smartphone e tablet è spesso un internauta distratto, in movimento e con poco tempo a disposizione, per cui sarebbe buona norma mettere a sua disposizione il minor numero di scelte possibili pilotandone, per quanto possibile, la navigazione.

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