I messaggi di errore dovrebbero ricoprire un ruolo importante durante lo sviluppo di un'applicazione o di un servizio. Sviluppare un buon sistema che si occupi della generazione degli messaggi di errore è sicuramente una buona strategia di programmazione, anche con l'obbiettivo di rendere più semplice il lavoro di chi dovrà effettuare la manutenzione dei sorgenti e, sopratutto, per consentire una comprensione più immediata delle eventuali problematiche.
A seconda del contesto in cui viene visualizzato, un messaggio di errore privo di indicazioni specifiche o di suggerimenti per la risoluzione potrebbe fare la differenza tra individuare la necessaria correzione e rinunciare alla sua rimozione. Basti pensare alla differenza tra un laconico "Errore generico" ed un "Errore: il device non è connesso alla rete WIFI, connettersi ad una rete WIFI e riprovare". Il secondo messaggio di errore migliora notevolmente l'esperienza utente perché fornisce più informazioni ed evita ricerche che potrebbero rivelarsi infruttuose.
Per questo motivo è sempre il caso di definire messaggi di errore che suggeriscano all'utente in che modo intervenire. Il tutto si riassumo nel comunicare la causa di un l'errore per poi suggerire il da farsi e proporre una soluzione.
Anche il "tono" con il quale viene proposto un messaggio di errore è importante. A seconda del tono utilizzato il messaggio arriverà in modo più o meno efficace. Si può usare un tono serio, neutrale o amichevole, dipende dal contesto e dal tipo di messaggio di errore che si vuole proporre.
Se si desidera stimolare l'attenzione di un utilizzatore su un problema piuttosto importante, sarà buona norma utilizzare un tono più serio. Se invece si tratta di un problema che implica, ad esempio, il collegamento di un semplice cavo, sarà più opportuno optare per un tono più amichevole o magari neutrale.
Dunque è sempre bene valutare attentamente quale messaggio di errore rendere visibile e, sopratutto, stabilire il livello di "gravità" con cui lo si vuol fare percepire.