Il motore di ricerca Brave Search, progetto curato dalla stessa software house che ha in gestione il browser omonimo, ha appena annunciato una novità inerente alle modalità di indicizzazione delle immagini e dei video. Rimasta in fase di sviluppo per diversi mesi, permette di trovare questi contenuti multimediali senza passare da Google o da Bing, come invece avveniva obbligatoriamente nel recente passato.
Cambia la ricerca di immagini e video con Brave
Questo, stando a quanto affermato, offre risultati del tutto indipendenti (dunque non viziati da criteri legati ad advertising o da forme di censura) e un'esperienza rispettosa della privacy che non preveda la cessione alle Big Tech di alcun dato riguardante gli utenti. Insomma, nessun tracciamento né pratica di profilazione.
Come si legge nell'annuncio ufficiale, tra i vantaggi introdotti con il cambiamento, figura anche quello relativo alla velocità.
La ricerca di immagini e di video rende Brave Search un motore di ricerca più completo e protegge la privacy degli utenti ... Mantenendo tutte le ricerche all'interno dell'ecosistema di Brave, gli utenti beneficiano di una maggiore velocità e tutela della privacy, rispetto a quanto avviene con i tanti motori di ricerca che si affidano invece a fornitori di terze parti.
Il team di Brave compie dunque un ulteriore e decisivo passo nel percorso avviato mesi fa con la rimozione di ogni legame con Bing. Abbiamo fatto riferimento poc'anzi alle questioni inerenti alla censura. Un esempio è quello fornito dal caso "tank man" citato anche oggi dalla software house. Risale al giugno 2021, quando dal servizio di Microsoft sono scomparse tutte le immagini indicizzate a proposito dell'uomo che, nel 1989, bloccò una fila di carri armati nella piazza Tienanmen di Pechino. All'epoca, il gruppo di Redmond si limitò a etichettare l'accaduto come un errore.