Le frodi bancarie sono in continua evoluzione e, negli ultimi anni, hanno assunto forme sempre più sofisticate grazie all'uso delle nuove tecnologie. Tra le opportunità sfruttate dai criminali informatici, i bonifici istantanei si sono rivelati un'arma particolarmente efficace. Questi trasferimenti, nati per velocizzare le transazioni e permettere trasferimenti di denaro in tempo reale, sono diventati un terreno fertile per i truffatori, che approfittano della rapidità delle operazioni per ingannare le vittime.
La velocità dei bonifici istantanei, infatti, è un aspetto che rende queste frodi particolarmente insidiose. Una volta che il denaro è stato trasferito, non esistono margini di tempo per bloccare l'operazione o annullarla. Se l'utente si accorge del raggiro anche solo pochi minuti dopo il bonifico, nella maggior parte dei casi non c’è più nulla da fare per recuperare i fondi. Questa rapidità rende il fenomeno in forte crescita, con truffatori che sfruttano l'irrevocabilità delle transazioni per operare indisturbati.
In aggiunta alla tecnologia, i truffatori fanno ampio uso di tecniche psicologiche per ingannare le persone. Lo smishing, per esempio, è una truffa via SMS in cui l'utente riceve messaggi che sembrano provenire dalla propria banca, avvertendolo di problemi urgenti come pagamenti sospetti o accessi non autorizzati. In questo modo, i truffatori inducono la vittima a cliccare su link che rimandano a pagine web false, dove vengono rubate le credenziali bancarie.
Ulteriori tipologie di truffe
Ancor più subdolo è il vishing, che avviene tramite telefonate in cui un finto operatore bancario, con un tono rassicurante, avvisa della necessità di un'azione urgente per "proteggere" i fondi. In alcuni casi, i truffatori riescono anche a mascherare il numero di telefono per farlo sembrare quello della banca, aumentando la veridicità della truffa. Le istituzioni bancarie, come UniCredit e Intesa Sanpaolo, avvertono che nessuna banca chiederebbe mai dati riservati o trasferimenti di denaro telefonicamente.
La truffa più pericolosa, però, è quella del "bonifico salva-conto", in cui il falso operatore avverte che il conto del malcapitato è stato compromesso e che è necessario trasferire i fondi su un "conto sicuro". La paura della perdita imminente spinge la vittima a eseguire velocemente l'operazione.
In questi casi, le banche raccomandano di diffidare sempre di simili richieste, poiché nessuna banca chiederebbe mai di spostare denaro per proteggerlo. Chi subisce queste truffe non deve sentirsi in colpa: si tratta di raggiri ben studiati, che sfruttano la psicologia e la rapidità dei bonifici istantanei.