Big Blue ha annunciato la commercializzazione di Bluemix Local, nuova offerta di Cloud ibrido che ha l’obiettivo di estendere le opportunità di business dell’offerta PaaS (Platform-as-a-Service) di Bluemix anche in quegli ambiti in cui è necessario tenersi i dati per sé piuttosto che metterli sui server altrui.
Bluemix Local permette di scrivere App (Web o nativa) e applicazioni pensate per sfruttare le capacità software presenti in locale assieme a quelle fornite dall’ecosistema Cloud di IBM, e in quest’ultimo caso si parla della possibilità di accedere a 120 diversi servizi e API a disposizione degli sviluppatori; un apposito pannello amministrativo fornisce accesso completo al software e ai servizi creati dalle aziende.
Le applicazioni sviluppate attraverso Bluemix Local possono essere rese accessibili dal pubblico, da utenti privati o confinate esclusivamente sui server e i sistemi locali (on-premise), e viene garantita altresì l’opportunità di accedere a servizi esclusivi come le capacità di riconoscimento linguistico del supercomputer Watson.
Attraverso Bluemix Local gli sviluppatori dovrebbero avere la possibilità di creare, installare e caricare le App di nuova generazione nell’ambiente di cui hanno bisogno, con la flessibilità di poter passare al Cloud ibrido con un semplice click.
Via | IBM