Un processore XBurst Jz4720 a 336MHz, 32MB di RAM, una memoria Flash NAND da 2GB al posto del disco fisso. Queste le caratteristiche del Ben NanoNote, macchina facente parte della categoria degli Ultra Mobile PC, e creata appositamente per mettere alla prova le potenzialità dei sistemi embedded di cui si può disporre al giorno d´oggi.
Il sistema si pone come una sorta di mini-netbook focalizzato solamente sulla capacità dei programmatori di plasmare questo piccolo computer secondo la loro fantasia; la distribuzione montata di default è OpenWRT, e l´oggetto ha la particolarità di essere completamente open source, sia per quel che riguarda la parte software, sia riguardo la parte hardware per la quale è possibile consultare ogni tipo di documentazione.
Le taglie del piccolino lasciano sorpresi, e sinceramente ci si chiede quanto sia utile un dispositivo così piccolo a metà tra un computer e un telefono, ma rimane comunque interessante veder proseguire lo sviluppo di tecnologie sempre nuove e che non lasciano mai il sapore del già visto: il NanoNote si presenta gradevole alla vista, nero, lucido, con una chiusura bianca per nulla brutta, aperto mostra orgoglioso il suo monitor TFT da soli tre pollici con risoluzione 320x240, e la tastiera (o tastierino) QWERTY più che completa, dotata di 59 tasti.
Gli sviluppatori dell´hardware si dicono fiduciosi sul futuro della loro piccola creatura, infatti l´ideogramma ?, che svetta sulla scocca del dispositivo, significa proprio "ben", ossia in cinese, "inizio". Ed è proprio questo che i padri di tale tecnologia vogliono, che questo sia l´inizio di una serie di passi che portino gli sviluppatori a praticare hacking spinto sul dispositivo fino a trasformarlo come vogliono loro, da un riproduttore audio, ad un visualizzatore di video, l´unico limite è la creatività.
Lo sviluppo del software prosegue incessante, e comincia a fare i primi passi verso qualcosa di funzionante: sono state fatte girare infatti sul NanoNote le ultime versioni delle librerie QT e delle GTK+, addirittura alcuni programmatori sono riusciti, sperimentando, a far funzionare un gioco che fa uso del rendering 3D.
Il peso del tutto è di circa 125 grammi, batteria, ovviamente al litio, inclusa. Fatevi tentare dalla curiosità dunque, e se siete bravi programmatori o semplicemente dei grandi smanettoni, esplorate le possibilità illimitate offerte dal Ben NanoNote, potete acquistarne uno a 99 dollari sul sito ufficiale del progetto Sharism, l´organizzazione che si fa portabandiera dell´open source anche nel campo dello sviluppo hardware.
[nggallery id=107]