Il team di Microsoft ha recentemente implementato il supporto a PowerShell in Azure Functions, la piattaforma serverless/event-based dedicata alle aziende interessate allo sviluppo di servizi e applicazioni in Cloud.
Nello specifico gli sviluppatori di Azure hanno inserito il supporto nativo a PowerShell Core 6 e ai moduli Azure Az. Si tratta però di una funzionalità in stato sperimentale che al momento potrebbe presentare bug e imperfezioni.
Tramite l'integrazione di PowerShell, Azure Functions potrà beneficiare di un ventaglio di funzionalità interessanti, come ad esempio:
- Native binding, per rispondere agli Azure monitoring alert (HTTP o Timer trigger).
- Integrazione con Visual Studio Code per il test degli script.
- Protocolli di sicurezza dedicati alle HTTP triggered function.
- Supporto alle hybrid connection e a VNet, per aiutare nella gestione degli ambienti ibridi.
- Esecuzione degli script in un ambiente isolato.
Inoltre adesso Azure Functions dispone della gestione automatica dei moduli di Azure tramite l'Azure Functions service. Non sarà più necessario inserire i vari moduli manualmente quando si scrivono le nuove function, inoltre gli utenti non dovranno più preoccuparsene durante gli aggiornamenti.
Sempre grazie a questo aggiornamento l'utente potrà ora caricare il proprio script profile durante la fase di starup delle applicazioni, sbloccando quindi diverse funzionalità di automazione come ad esempio l'autenticazione per l'accesso alle risorse di Azure tramite managed identity.
Arrivate anche delle novità per la gestione delle dipendenze, sarà quindi possibile gestirle direttamente dalla function creata. Gli script e le function potranno essere realizzate tramite browser oppure in locale usando Visual Studio Code.
Microsoft ha dichiarato che tali funzionalità dovrebbero essere disponibili in forma stabile (general availability), nei prossimi mesi.
Via Blog Azure