Nel corso del AWS re:Invent di Las Vegas Amazon ha presentato una serie di miglioramenti e nuove funzionalità per l'assistente AI Q Developer che puntano a supportare gli sviluppatori nell'aggiornamento del codice, nella revisione delle pipeline di sviluppo e nella migrazione di applicazioni mainframe verso gli ambienti Cloud. In particolare AWS si è concentrata sulla semplificazione e l'automazione di compiti tradizionalmente complessi. L'obbiettivo è quello di ridurre i tempi di sviluppo, modernizzare gli stack obsoleti e integrare prassi di testing e revisione del codice più raffinate ma non per questo più macchinose.
Le novità per Q Developer di AWS
Uno dei punti chiave dell'annuncio riguarda gli strumenti di testing e revisione del codice in Q Developer. Grazie a nuove soluzioni basate sull'intelligenza artificiale e sul machine learning, i team di sviluppo potranno individuare bug, vulnerabilità o inefficienze a monte. Sarà così più difficile che si insinuino nelle versioni destinate alla produzione. Un approccio proattivo volto a migliorare la qualità complessiva del codice e a ridurre le necessità di manutenzione.
AWS sta poi incoraggiando l'adozione di versioni più recenti di .NET e altre piattaforme. Soprattutto con tool che facilitano la conversione di vecchi progetti alle release meno datate. L'obiettivo è quello di garantire un percorso più agevole verso framework aggiornati. Si dovrebbero quindi ottenere prestazioni superiori e maggiore stabilità. Ciò è particolarmente importante per le realtà che negli anni hanno accumulato enormi codebase difficili da mantenere. Sarà quindi possibile gestirle tramite processi di migrazione guidati e semplificati.
Applicazioni mainframe e sistemi legacy
Un altro ambito di intervento riguarda la migrazione di applicazioni mainframe. Per molte imprese infatti, i sistemi legacy rappresentano un ostacolo alla produttività. AWS ha quindi introdotto nuovi strumenti e servizi per automatizzare la modernizzazione le infrastrutture. Le soluzioni proposte includono pipeline di migrazione progettate per ridurre i rischi, modelli predefiniti per convertire logiche e dati legacy in ambienti Cloud-native così come opzioni di integrazione con servizi gestiti in grado di mantenere la continuità operativa.