Il 20 giugno 2024, il Centro Nazionale Dati Indonesiano (PDN), sotto il Ministero delle Comunicazioni e dell'Informazione Tecnologica, è stato colpito da un attacco ransomware. Gli aggressori hanno richiesto un riscatto di 131 miliardi di rupie (circa 7,5 milioni di euro) per decrittare i dati, ma il governo indonesiano ha dichiarato che non pagherà il riscatto.
Secondo il tenente generale Hinsa Sibrian, capo dell'Agenzia Nazionale Indonesiana per il Cyber e la Crittografia (BSSN), l'attacco ha colpito i servizi online dell'Ufficio Immigrazione e i programmi di borse di studio per studenti. Il governo ha inoltre rivelato che "oltre 230 istituzioni pubbliche, compresi i ministeri, sono state colpite dall'attacco".
Budi Ali Setiadi, Ministro delle Comunicazioni e dell'Informazione, ha dichiarato: "Il governo indonesiano non pagherà mai il riscatto". Al momento, il governo sta collaborando con le autorità nazionali e internazionali per indagare e recuperare i dati criptati. Tuttavia, circa il 98% dei dati governativi archiviati nel centro dati violato non erano stati sottoposti a backup, rendendo il recupero dei dati estremamente difficile.
Chieste le dimissioni del Ministro delle Comunicazioni e dell'Informazione
Il Ministro delle Comunicazioni e dell'Informazione ha sottolineato che la creazione di backup dei dati nel centro dati era facoltativa, ma a causa di vincoli di bilancio non è stata effettuata. Da ora in poi, la creazione di backup sarà obbligatoria.
Budi ha affrontato critiche per la gestione della sicurezza dei dati e il gruppo per i diritti digitali SAFEnet ha organizzato proteste chiedendo le sue dimissioni, citando una "mancanza di consapevolezza del pericolo rappresentato dai ripetuti attacchi informatici".
Nonostante le pressioni, Budi ha dichiarato a Reuters che rimarrà nel suo ruolo di ministro del gabinetto. Ha inoltre affermato: "Riteniamo che dietro gli attacchi ci siano 'attori non statali' con motivazioni finanziarie, e il nostro obiettivo è quello di ripristinare completamente i servizi governativi entro agosto 2024". Il Presidente Joko Widodo ha emanato un ordine per "indagare sui centri dati di tutto il Paese", evidenziando la gravità della situazione.
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