Il rapporto annuale dell’Agenzia dell’Unione Europea per la Cybersecurity (ENISA) evidenzia un panorama di minacce informatiche in continua evoluzione, con un impatto sempre più rilevante sulle infrastrutture critiche e sulle nostre vite digitali. I settori della pubblica amministrazione e dei trasporti risultano particolarmente colpiti da questi attacchi, sollevando preoccupazioni per la stabilità e il funzionamento delle nostre società moderne.
Tra le principali tipologie di attacco segnalate nel rapporto, i malware e i ransomware si confermano come minacce persistenti, colpendo organizzazioni di ogni dimensione. Inoltre, gli attacchi basati sull'ingegneria sociale, che sfruttano l’inganno psicologico per sottrarre informazioni riservate agli utenti, sono sempre più sofisticati e diffusi. Questi metodi rappresentano un pericolo crescente, poiché riescono spesso a superare le difese tecnologiche grazie alla manipolazione del fattore umano.
Un altro aspetto di grande rilevanza riguarda gli attacchi che puntano a compromettere la disponibilità dei dati, rendendo le informazioni inaccessibili e provocando gravi conseguenze economiche e sociali. Non meno preoccupanti sono le interferenze nei flussi di informazione e gli attacchi alla catena di approvvigionamento, che minacciano l’integrità dei sistemi in settori chiave.
Sarà necessario investire in misure di protezione
Secondo l'analisi di ENISA, la pubblica amministrazione risulta essere il principale obiettivo degli attacchi informatici, seguita dal settore dei trasporti. Questa situazione è particolarmente critica, poiché entrambi i settori sono fondamentali per il funzionamento di servizi essenziali alla comunità.
Ingrida Taurina, responsabile presso l'ufficio del direttore esecutivo di ENISA, ha sottolineato l'importanza di una pianificazione preventiva nella gestione della sicurezza informatica. Ha affermato che una maggiore consapevolezza situazionale permette di prepararsi meglio a future minacce, evidenziando la necessità di conoscere e comprendere le tendenze emergenti.
Le organizzazioni, sia pubbliche che private, devono dunque investire in misure di protezione proattive, come la formazione del personale e lo sviluppo di piani di risposta agli incidenti. La cooperazione tra istituzioni pubbliche e private è cruciale per affrontare efficacemente queste sfide e garantire la sicurezza delle infrastrutture critiche.
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