JetBrains ha pubblicato il suo rapporto annuale "State of Developer Ecosystem", basato sulle interviste ad oltre 23 mila sviluppatori. Viene così offerto uno spaccato sulle attuali tendenze, tra cui l'adozione degli assistenti AI come ChatGPT nel coding e l'interesse emergente per la programmazione tramite visori VR.
Adozione degli assistenti AI nel coding: ChatGPT al primo posto
Il sondaggio ha analizzato 32 strumenti di assistenza AI, chiedendo agli sviluppatori quali avessero provato e quali utilizzassero attivamente. ChatGPT emerge come il più popolare, con un tasso di adozione del 66,4% tra coloro che l'hanno testato. GitHub Copilot segue con un'adozione del 64,5%, nonostante l'assenza di una versione gratuita.
Claude di Anthropic verrebbe utilizzato soltanto dal 2,7% dei partecipanti alla rilevazione. Mostra però un tasso di adozione del 52,4% e registra un alto livello di soddisfazione tra gli utenti che lo hanno scelto. Altri strumenti come Codeium (48,3%), Google Gemini/Bard (37,6%) e JetBrains AI Assistant (37,2%) presentano invece tassi di adozione spesso molto variabili. Anche Amazon Q Developer registra una discreta adozione, con il 31,1%, grazie a un piano gratuito particolarmente generoso.
Tendenze nelle tecnologie di sviluppo
Per quanto riguarda i linguaggi di programmazione e sviluppo, JavaScript mantiene il primato con il 61% di utilizzo, anche se per una volta in lieve calo rispetto agli anni precedenti. Python continua a crescere, raggiungendo il 57% e avvicinandosi al leader della classifica.
TypeScript (37%) e Rust (11%) registrano incrementi rilevanti, viene così confermata una presenza in forte espansione nell'attuale panorama dello sviluppo. Al contrario, linguaggi storici come PHP (17%) e Ruby (4%) mostrano un netto declino. Per quanto riguarda i database, PostgreSQL registra un aumento importante dal 38% al 45%, mentre MySQL resta stabile al 52% e mantiene una popolarità ormai viva da anni. SQLite vede invece un incremento dal 25% al 30% dovuta alla sempre maggiore preferenza per soluzioni semplici e portatili.
L'interesse per la programmazione in Realtà Virtuale
Un aspetto interessante emerso dallo studio è l'interesse per la programmazione tramite visori VR. Si tratta di una modalità di lavoro ancora in fase embrionale, rappresenta però un'area con un grande potenziale per il futuro.
La possibilità di creare ambienti di sviluppo immersivi potrebbe trasformare il modo in cui gli sviluppatori interagiscono con il codice e offrire nuove prospettive per massimizzare la produttività delle sessioni di lavoro. Con l'avanzamento delle tecnologie immersive il coding in VR potrebbe diventare una realtà concreta, non un semplice esperimento, aprendo la strada a modalità inedite nello sviluppo di applicazioni.