Il team di developer di Asahi Linux, la distribuzione dedicata ai sistemi hardware dotati di SoC (System On a Chip) ARM Apple Silicon, ha rilasciato una nuova build che include il supporto ai nuovi chip M2, cioè quel modello lanciato da Apple durante la sua annuale conferenza, dedicata al mondo degli sviluppatori software, WWDC. S tratta nello specifico degli SoC presenti sul nuovo Macbook Air e sul Macbook Pro 13, che prendono il posto dei precedenti modelli dotati di chip M1. Con tutta probabilità le CPU (Central Processing Unit) e GPU (Graphics Processing Unit) M2 faranno presto la loro comparsa, tramite nuove edizioni maggiormente potenti, anche sul resto della lineup di notebook dell'azienda di Cupertino.
Oltre al supporto per Apple Silicon M2 sono stati implementati anche i driver per la gestione del chip M1 Ultra presente sul Mac Studio, ovvero la workstation presentata da Apple lo scorso 8 marzo insieme alla nuovo monitor dedicato ai professionisti del video/photo editing chiamato Apple Studio Display.
I coder del progetto si sono posti l'obbiettivo di rendere Asahi Linux un perfetto sostituto di MacOS, quindi non si limiteranno alla mera esecuzione della distribuzione su tali configurazioni hardware ma nel prossimi futuro sono previste tutta una serie di migliorie che consentiranno agli utenti di fare a meno del sistema operativo Apple durante le normali attività quotidiane.
Lo sviluppatore Hector Martin ha realizzato, tramite un lavoro di reverse engineering, i driver per la gestione della scheda Bluetooth dei chip M2. Tuttavia persistono ancora diversi bug, ad esempio quando il sistema viene connesso ad una rete WIFI a 2.4GHz si generano varie instabilità di connessione. Inoltre ci sono ancora diverse periferiche che non funzionano correttamente, come le porte USB del Mac Studio.
Per il momento dunque Asahi Linux non è ancora pronta per gli ambienti di lavoro e gli stessi sviluppatori ammettono che c'è ancora molto lavoro da fare.