Apple ha recentemente spiegato la sua posizione riguardo all'uso dell'intelligenza artificiale (AI) nel fotoritocco, chiarendo che la sua priorità è l'accuratezza piuttosto che la fantasia. Mentre altre aziende, come Google e Samsung, utilizzano strumenti AI che permettono trasformazioni radicali delle immagini, come l'aggiunta di elementi irreali o modifiche estreme, Apple adotta un approccio più sobrio e realistico.
Con il lancio del nuovo strumento chiamato "Clean Up", parte della suite Apple Intelligence, gli utenti possono rimuovere piccoli elementi indesiderati dalle foto, senza alterare significativamente la realtà della scena catturata. Craig Federighi, Vicepresidente Senior per l'Ingegneria del Software di Apple, ha discusso questa scelta con il Wall Street Journal, spiegando che Apple ha deciso di mantenere un approccio prudente.
L'azienda ritiene importante che le persone possano continuare a considerare le fotografie come rappresentazioni fedeli della realtà, e per questo ha scelto di limitare la possibilità di modificare eccessivamente le immagini. Federighi ha sottolineato come anche la semplice possibilità di eliminare una bottiglia d'acqua dalla foto sia stata oggetto di dibattiti interni, poiché ciò implica alterare, anche se minimamente, il contesto originale.
Ogni modifica di Clean Up viene registrata nei metadati delle foto
Una delle caratteristiche distintive dell'approccio di Apple è che ogni modifica effettuata con Clean Up viene registrata nei metadati della foto, garantendo così una tracciabilità delle modifiche. Questo dettaglio permette agli utenti di sapere se una foto è stata alterata, cosa che Apple considera essenziale per mantenere la trasparenza e la fiducia nelle immagini digitali.
Sebbene Google e altri concorrenti modifichino i metadati delle foto, Apple si distingue per la sua maggiore chiarezza a beneficio degli utenti. In generale, Apple adotta un atteggiamento più cauto verso l'AI rispetto ad altre aziende. Federighi ha evidenziato come, nell'ambito delle loro esperienze AI, come "Image Playground", l'azienda abbia scelto di non generare immagini troppo realistiche per evitare confusione tra realtà e finzione.
Questa filosofia contrasta con l'approccio di Samsung, che sostiene che "non esiste una foto realmente autentica". Apple, sebbene accusata di essere lenta nell'integrare l'AI nei suoi prodotti, sembra preferire un percorso che mette al centro la veridicità delle immagini e la tutela della fiducia degli utenti.
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