Da tempo, ormai, si discute di Apple e del visore per la realtà mista che l'azienda ha in cantiere, di quelle che saranno le sue caratteristiche, le funzionalità, le performance offerte e le opportunità. A tal proposito, da poche ore a questa parte sono emersi online alcuni interessanti dettagli in merito alla modalità operativa del dispositivo e al processore da usare.
Apple: il visore avrebbe potuto avere il chip M1 Ultra
Sono stati infatti svelati dei retroscena riguardo il visore AR/VR di Apple con cui si è reso noto che uno dei principali problemi che la dirigenza ha dovuto affrontare è stato quello relativo al determinare se realizzare un device standalone, quindi con tutto l’hardware necessario al suo interno, oppure una soluzione da abbinare a una base, cosa che è indubbiamente più vincolante ma che può offrire prestazioni maggiori.
Mike Rockwell, l’uomo di riferimento per i progetti di realtà virtuale e aumentata, se avesse potuto scegliere in autonomia avrebbe optato senza indugio per la seconda opzione, sfruttando il potete chip M1 Ultra, lo stesso che l’azienda di Cupertino ha inserito nel Mac Studio, ma alla fine si è deciso per la prima soluzione.
Riportiamo di seguito, in forma tradotta, quando dichiarato al riguardo dalla redazione di The Information che ha messo al corrente sui fatti.
Al momento di prendere la decisione i diversi chip del dispositivo erano già in sviluppo da diversi anni, per cui non era pensabile tornare al tavolo di progettazione per realizzare, ad esempio, un singolo chip in grado di gestire tutte le attività del visore. [...] Altri grattacapi per gli ingegneri sono arrivati dalla gestione a livello hardware e di algoritmi delle 14 videocamere integrate.
Attualmente, comunque, non è ancora esattamente chiaro quando il visore farà capolino sul mercato. Secondo i ben informati, la presentazione dovrebbe avvenire a fine 2022, mentre la commercializzazione dovrebbe essere avviata nel 2023 inoltrato.