Cupertino ha reso nota la volontà di forzare la transizione dai 32-bit ai 64-bit sulle app distribuite tramite App Store, una transizione che in realtà è cominciata già da tempo e che richiederà ancora qualche mese per essere completata.
Apple ha infatti fissato al primo febbraio 2015 il termine ultimo per l’inclusione del supporto ai chip a 64-bit nelle app iOS, un requisito – è utile sottolinearlo – che si applica solo alle nuove app e non a quelle già approvate.
Il supporto ai set di istruzioni a 64-bit dei nuovi chip ARM promette nuove funzionalità, indirizzamento di maggiori quantità di memoria e soprattutto nuove performance: stando ai benchmark comparsi on-line, un processore Apple A7 è in grado di far girare il codice a 64-bit il 30% più velocemente della controparte a 32-bit, mentre nel caso del nuovo chip A8 l’incremento prestazionale sarebbe pari al 40%.
Apple impone come al solito la propria volontà agli sviluppatori di app, ma per quanto riguarda l’intenzione di questi ultimi di seguire i voleri della Mela c’è ancora parecchio lavoro da fare: alla data odierna, molte delle app più popolari continuano a essere disponibili solo in versione a 32-bit.
Via | Ars Technica