Apple e Google hanno da poco annunciato una proposta di specifica di settore congiunta per evitare l’uso improprio dei dispositivi di localizzazione Bluetooth, come ad esempio AirTag, ed evitare quindi il tracciamento indesiderato.
Apple e Google: l'unione fa la forza
L’iniziativa in questione, prima nel suo genere, permetterà ai dispositivi di supportare il rilevamento e gli avvisi di localizzazione non autorizzata sia su Android che su iOS.
La novità è stata accolta con grande consenso già da vari produttori di dispositivi di tracciamento, tra cui Samsung, Tile, Chipolo, eufy Security e Plebee. La nuova specifica è stata presentata come un Internet Draft attraverso l'Internet Engineering Task Force (IETF), un'organizzazione leader impegnata nello sviluppo di standard.
Tutti gli interessati sono stati invitati e incoraggiati a esaminare e fornire commenti sulla specifica durante i tre mesi successivi. A seguito di questa fase iniziale di consultazione, Apple e Google uniranno le forze per raccogliere e gestire i feedback ricevuti ed entro la fine dell'anno corrente verrà rilasciata una versione definitiva della specifica.
Ron Huang, Vice President of Sensing and Connectivity di Apple, informa che questa nuova specifica di settore si basa sulle protezioni sviluppare per AirTag e, grazie alla collaborazione con Google, verrà compiuto un notevole passo in avanti per contribuire a contrastarne l'utilizzo improprio e il tracciamento indesiderato.
Dave Burke, Vice President of Engineering di Android, ha invece posto l'accento sul fatto che, sebbene i tracker Bluetooth abbiano reso possibili enormi vantaggi per l’utente, comportano comunque dei rischi, primo tra tutti il rischio di tracciamento indesiderato, il che è risolvibile solo mediante l'azione congiunta di chi opera in tale settore.