Buone notizie per gli utenti di smartphone Android: è stata realizzata un´implementazione di un server X per il sistema operativo sponsorizzato da Google.
Slashdot non fa altro che riprendere quanto scritto in questo post dall´autore del software, Matt Kwan, dottorando di ricerca presso la RMIT University di Melbourne. Le motivazioni che l´hanno portato a intraprendere questo progetto sembrano derivare dalla scoperta, da parte dell´autore, di aver a disposizione con la propria connessione mobile un indirizzo IP pubblico, rendendo appetibile l´idea di un server a basso costo.
A parte il server, con i debiti adattamenti per restare entro i limiti delle caratteristiche dei device con Android, non c´è nulla: manca un window manager (ma volendo se ne può lanciare una copia remota), manca Xlib, e quindi buona parte delle applicazioni potrebbe non funzionare a dovere, e alcune estensioni del protocollo X11 utilizzate da un buon numero di applicazioni. Con la possibilità di eseguire applicazioni remote, però, la strada però è tracciata, e qualche hacker con buone idee potrebbe espandere quanto già fatto, a partire dal numero di applicazioni supportate, rendendo non più una necessità l´utilizzo di un window manager remoto - giusto per partire dalla limitazione più significativa.
Android-xserver è disponibile sull´Android Market a titolo gratuito.
E voi, ritenete utile avere un server X sul vostro dispositivo Android? Che utilizzo ne fareste?